
Dal sito la repubblica.it
Consigli per gli scritti e gli orali da Marco Ferrari, insegnante a Bologna tra i finalisti all'Italian teacher prize: "Fate le simulazioni, interrogatevi a vicenda su un argomenti provando i possibili collegamenti con le altre materie. Dividetevi il programma, fate riassunti e leggeteli ai compagni. Studiare assieme aiuta"
Quali sono
queste tecniche di sopravvivenza?
"Ai ragazzi suggerisco di non stare soli, ma
di studiare con gli altri, collettivamente. Ognuno si prende una parte del programma. Fa schemi, riassunti e lo ripete agli altri. Così anche gli studenti più sgarrupati avranno una
chance".
Quali sono
secondo lei i temi più probabili allo scritto?
"Secondo me tra gli argomenti l'ecologia e
il cambiamento climatico, l'Europa e la Brexit, ma anche i 70 anni della Nato e ovviamente le migrazioni. Di filosofico vedo probabili la bioetica, i diritti".
Il
nuovo orale. Incubo od opportunità?
"ll nuovo orale prevede che da una busta i
docenti tirino fuori una frase, un quadro, un argomento e, a partire da lì, lo studente deve articolare le sue conoscenze. È difficile improvvisare, per questo consiglio di testarsi a vicenda
così: provare ad aprire il libro, fare una citazione, mostrare un'immagine e cercare di capire quali collegamenti che ci suggerisce. Bisogna saper sviluppare un percorso, dar prova di capacità
critica, di saper creare collegamenti e non siamo molto abituati. Per questo fare le prove, interrogarsi a vicenda, è utilissimo".
Più importante
la memoria o la capacità di mettere in relazione le materie?
"Non basta la memoria, ma serve capacità
creativa, di comunicare, collegare. Quello che conta non è quello che sai, ma il modo in cui sai comunicarlo. Anche perché, considerando che l'orale vale 20 punti e, al netto della tesina e della
nuova voce "Cittadinanza e costituzione", un terzo di questi punti viene da un'interrogazione che spazia su tutte le materie, è difficile andare in profondità: ci sono al massimo cinque minuti ad
argomento, tipo quiz".
Ottimista?
"I miei studenti li alleno da mesi, da
quando il provveditorato ha spiegato le modalità della nuova maturità. E poi confido: siamo un popolo di poeti, santi, navigatori e forse anche di improvvisatori".