MATURITÀ 2019 COSA CAMBIA PER L'ORALE

La maturità sarà interamente rivista e i prossimi maturandi dovranno affrontare due prove scritte e un esame orale.

L’orale, in particolare, vedrà il ridimensionamento dell’Alternanza scuola-lavoro, che sarà solo un breve racconto.

La prova resta multidisciplinare, ma in mancanza della tesina le commissioni prepareranno un elenco di spunti sulla base del documento che sarà consegnato il 15 maggio dal Consiglio di classe.

Il giorno della prova orale il candidato sorteggerà i materiali sulla base dei quali verrà condotto il colloquio.

Le modalità di sorteggio saranno previste in modo da evitare la riproposizione degli stessi materiali a diversi candidati.

La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi che saranno, appunto, lo spunto per sviluppare il colloquio.

I materiali di partenza saranno predisposti dalle stesse commissioni, nei giorni che precedono l’orale, “tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto dagli studenti descritto nel documento che i Consigli di classe consegneranno come ogni anno in vista degli Esami”.

Una parte del colloquio riguarderà le attività realizzate nell’ambito di “Cittadinanza e costituzione”.

Il punteggio finale sarà in centesimi. Si parte dal credito scolastico (fino a 40 punti). Alla commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio.

Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato in 60 punti.

La Commissione d’esame può motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.


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